Da marzo 2004, in tantissimi uffici di Poste Italiane è possibile risolvere senza stress e in breve tempo l’antipatica e spesso snervante pratica del rinnovo del passaporto.
Negli ultimi anni, tanti italiani hanno richiesto o rinnovato il passaporto. Sia per viaggiare fuori dall’UE che per motivi di lavoro. Le Questure, ovvero le strutture chiamate al rilascio e al rinnovo di tale importante documento, hanno tuttavia espresso grande difficoltà nel gestire tale domanda. In molte città è difficile perfino fissare un appuntamento online. Si sa, in alcune Questure le agende risultano chiuse per mesi… In tanti hanno dunque dovuto rinunciare a delle vacanze o a degli spostamenti di lavoro importanti perché il documento non è arrivato in tempo.
Tale rallentamento del servizio dipende anche dall’introduzione del passaporto elettronico e delle verifiche biometriche, come le impronte digitali e le foto digitalizzate, ora richieste per poter chiudere la pratica. Da un lato si sono allargati i tempi di lavorazione, dall’altro i sistemi di prenotazione, spesso obsoleti, hanno continuato a manifestare blocchi improvvisi e difficoltà di accesso per i cittadini, anche se provvisti di SPID.
Da qualche tempo, però, grazie a una convenzione tra Poste Italiane, il Ministero dell’Interno e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, è possibile provvedere al rinnovo del passaporto anche nell’ufficio postale. All’inizio, Poste aveva esteso tale possibilità solo ai piccoli centri, come borghi, paesini di provincia e Comuni con meno di 15.000 abitanti. Ora, invece, anche i centri urbani più grandi possono contare su uffici postali abilitati.
Con il servizio di Poste, i cittadini possono dunque richiedere o rinnovare il passaporto senza doversi recare in Questura, riducendo così in un colpo solo tutti i tempi di attesa, lo stress e gli spostamenti necessari per raggiungere le Questure. Per farlo, la prima cosa da verificare è se nel proprio Comune l’ufficio postale è abilitato a questo tipo di servizio.
I passaggi da seguire sono semplici. Bisogna prenotare l’appuntamento, presentarsi in ufficio postale con tutti documenti richiesti, pagare i contributi tramite PagoPA e lasciare foto e impronte digitali. Dopodiché sarà l’ufficio postale a inviare la pratica alla Polizia di Stato, che poi rilascerà il documento. Ci sono uffici che permettono la prenotazione direttamente allo sportello, ma per non rischiare meglio prenotare tramite sito o app di Poste.
L’ufficio postale chiede alcuni documenti. La carta d’identità in corso di validità, o altro documento di riconoscimento come la patente, il codice fiscale e il vecchio passaporto, se si tratta di rinnovo. Servono poi due fototessere recenti conformi agli standard ICAO, cioè con sfondo bianco e volto neutro. Infine, va compilato il modulo di richiesta fornito dall’ufficio postale.
Dal primo dicembre 2025 i pagamenti avvengono solo tramite PagoPA. Bisogna versare un contributo amministrativo pari a 73,50 euro e poi pagare la marca da bollo digitale da 42,50 euro. Fino a poco fa, invece, era possibile pagare con il vecchio bollettino postale.
Presso l’ufficio, l’operatore postale acquisirà la foto digitale e le impronte digitali. La firma, come avviene di solito, viene digitalizzata direttamente sul tablet. A quel punto, l’ufficio postale trasmetterà la richiesta alla Questura competente. La Polizia di Stato verificherò i dati e poi autorizzerà l’emissione del documento. In due o tre settimane al massimo, il passaporto verrà spedito a casa del richiedente tramite raccomandata (o presso l’ufficio postale).