The Guardian dedica spesso articoli agli itinerari meno noti e alle destinazioni alterative d’Italia, presentando alcuni luoghi come gemme nascoste dove viaggiare o trasferirsi.
Negli ultimi anni l’autorevole quotidiano britannico ha pubblicato diversi approfondimenti dedicati alla provincia italiana, ai territori meno conosciuti o del tutto ignorati dal turista medio. Destinazioni lontane dalle grandi città, dalle mete turistiche invase dalla massa e dalle rotte più battute. Il focus è quasi sempre teso a nobilitare ed esaltare l’autenticità di piccoli centri, dove il paesaggio appare incontaminato e la cultura locale resiste orgogliosamente alla globalizzazione.
Simili approfondimenti non si limitano mai a descrivere i posti e a segnalare al lettore cosa vedere. Lo scopo evidente del The Guardian è raccontare lo spirito del luogo, comunicare valori e impressioni attraverso riferimenti sensoriali e culturali. Ed è proprio grazie a tali ispirati sforzi espressivi che alcuni borghi italiani, spesso misconosciuti o destinati al più triste spopolamento, riescono a ottenere la giusta visibilità.
Qualcosa del genere, ultimamente, è accaduto al borgo siciliano di Gangi, nelle Madonie. Il quotidiano britannico The Guardian ha infatti inserito questo piccolo centro con meno di 6.000 abitanti in provincia di Palermo tra le “gemme nascoste più belle d’Italia”.
Il borgo medievale è stato presentato dal quotidiano come un luogo di grande fascino, con un centro storico arroccato e stradine pittoresche. Un paesino dal patrimonio artistico e culturale di immenso valore. Il piccolo Comune era già stato premiato con il titolo di “Borgo dei Borghi” nel 2014. Ed è davvero un gioiellino con centro storico ricchissimo di chiese, palazzi nobiliari e bei panorami.
Il giornale inglese ha cercato però di celebrarlo anche come meta perfetta per chi vuole evitare il turismo superficiale. In questo luogo i veri tesori da ricercare sono l’autenticità e l’atmosfera caratterizzata da forti tradizioni locali e una vita comunitaria ancora molto viva. Il quotidiano sottolinea anche il valore del ritmo lento e genuino con cui la vita locale si snoda.
Tra le attrazioni, il quotidiano cita la torre dei Ventimiglia, costruita in stile normanno-gotico, e dalla cui sommità si può godere di un panorama spettacolare sul centro storico e sulle Madonie, i palazzi barocchi, il vecchio castello, la chiesa madre di San Nicolò, con la bella cripta e la chiesa della Badia. L’articolo ricorda poi che a Gangi esiste ancora l’iniziativa delle case a 1 euro, promossa dal Comune siciliano per riqualificare il centro storico e ripopolare il borgo.
In vendita a prezzo simbolico ci sono le cosiddette case a castello, tipiche del luogo, sviluppate in tre o più piani e con ingressi monumentali in pietra. Tutti questi immobili vengono ceduti al costo di 1 euro ma gli acquirenti si impegnano a ristrutturarli entro un tempo stabilito dal bando comunale. Certo, oltre al prezzo simbolico, restano da sostenere i costi di ristrutturazione, il rogito notarile e gli eventuali permessi edilizi.