La Guida Ambientale Escursionistica: una professione poco valorizzata

Pubblicato da Michele Colombini il

Una domanda che spesso mi viene rivolta durante le mie escursioni è quella relativa alla mia professione… del tipo <<  ma tu cosa fai di lavoro? >> oltre a quella … <<  ma tu ci campi? >>

Intanto cerchiamo di capire chi è la Guida Ambientale Escursionistica (G.A.E.) per la Regione Toscana visto che ogni regione ha una sua legislazione … e alcune regioni italiane, addirittura, non hanno ancora legiferato in merito! (che gran confusione).

In Toscana la legge di riferimento è la L.R. 23 marzo 2000 n. 42 (che sostituisce ed integra la L.R. 30 luglio 1997 n. 54), artt. 118/128 pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 22 del 01/04/2005.

L’articolo che a noi interessa è l’Art. 118 che ne definisce l’attività:

<< 1. E’ guida ambientale chi, per professione, accompagna persone singole o gruppi assicurando la necessaria assistenza tecnica, nella visita di ambienti naturali, anche antropizzati, di musei eco-ambientali, allo scopo di illustrarne gli elementi, le caratteristiche, i rapporti ecologici, il legame con la storia e le tradizioni culturali, le attrattive paesaggistiche, e di fornire, inoltre, elementi di educazione ambientale. Sono esclusi quei percorsi che richiedono comunque l’uso di attrezzature e di tecniche alpinistiche. >>

Per molti anni, chi mi conosce lo sa, ho frequentato gli Scout del C.N.G.E.I. della Sez. di Pisa e posso ad oggi affermare che mi sono “formato” in montagna. “L’esperienza non mi manca” ho sempre sostenuto e lo sostengo ancora … chiaramente non si finisce mai d’imparare!
Ma perchè vi dico questo? Non per vantarmi di qualcosa, in montagna non si improvvisa e gli errori, vi assicuro, spesso possono essere fatali!, ma perchè non ho mai tenuto in considerazione “da escursionista esperto” la figura professionale della guida ambientale. Spesso mi ritrovavo a camminare osservando la bellezza della natura che mi circondava ma onestamente non sapevo cosa “stavo guardando”! Il nome di un albero, di una pianta, di un insetto, di un animale e le loro abitudini. Il contesto storico del luogo dal quale passavo camminando. Beh oggi posso affermare che camminare accanto ad una guida ambientale è affascinante! Scopri un sacco di cose interessanti ed anche utili!

Tornando al nostro Art. 118 il comma 4 ne specifica le collaborazioni:

<< 4. Le guide ambientali collaborano:
a) con la Regione e gli Enti locali per la difesa e la tutela degli ambienti naturali, in special modo per il mantenimento della rete escursionistica della Toscana di cui alla legge regionale 20 marzo 1998, n. 17 “Rete escursionistica della Toscana e disciplina delle attività escursionistiche”;
b) con gli enti preposti alla promozione del turismo;
c) con le istituzioni scolastiche per affiancare il corpo insegnante nelle iniziative e programmi di educazione ambientale. >>

Per quanto riguarda il punto c) si è fatto molto e le collaborazioni con le istituzioni scolastiche sono piuttosto positive. Per i punti a) e b) c’è ancora molto da fare: la nostra figura professionale ad oggi, nonostante la legge, è sconosciuta e/o poco considerata da molti di questi Enti. Trovo invece importante che Regione, Comuni e Comunità Montane collaborino e coinvolgano (ed incarichino) le guide ambientali per la difesa e la tutela degli ambienti naturali.
Altresì è importante e aggiungerei vitale, per l’ottenimento degli scopi che la Regione si prefigge con l’attuazione della L.R. 20 marzo 1998, n. 17 “Rete escursionistica della Toscana e disciplina delle attività escursionistiche”, che le guide ambientali siano inserite tra i professionisti che per primi si dovranno occupare del mantenimento della R.E.T. nonchè dello studio e progettazione della stessa.

Una volta resi i sentieri usufruibili e percorribili dovrà essere compito delle guide ambientali promuovere la conoscenza del territorio tramite gli Enti preposti alla promozione del turismo!

La legge continua con gli Artt. 119 (Requisiti e obblighi per l’esercizio dell’attività), 120 (Rapporti con le professioni di guida di parco e guida alpina), 121 (Corsi di qualificazione e specializzazione), 122 (Modalità e contenuti dei corsi).

Come specificato al comma 2 dell’Art. 121 i corsi di qualificazione assicurano la formazione tecnico-pratica e teorica della guida ambientale nella singola specialità, si concludono con un esame di abilitazione e il rilascio del relativo attestato.

L’Art. 123 si riferisce agli obblighi professionali della guida ambientale: Le guide ambientali garantiscono lo svolgimento dell’escursione nella sicurezza per i propri clienti graduando la difficoltà dei percorsi alle effettive capacità degli stessi.

La legge prosegue con gli Artt. 124 (Pubblicità dei prezzi), 125 (Vigilanza e controllo), 126 (Sanzioni amministrative), 127 (Divieto di prosecuzione dell’attività), 128 (Norma transitoria).

Da specificare, e non voglio in questo articolo approfondire ulteriormente la legge, che le false guide e quindi coloro che svolgono attività di guida senza aver provveduto alla denuncia di inizio attività sono soggetti a sanzione amministrativa pecuniaria da 600 a 3.000 €.

Mi auguro che sempre più persone riconoscano il ruolo fondamentale che assume la guida ambientale nella trasmissione della conoscenza dell’ambiente nelle sue svariate sfaccettature, coscienti del fatto che “non si può tutelare se non si conosce”.

E per quanto riguarda la seconda domanda? Beh la risposta è complessa… che intanto gli Enti e le Istituzioni pubbliche riconoscano alle Guide Ambientali la loro professione!

Michele Colombini
Guida Ambientale Escursionistica
Presidente dell’Associazione Piedi in Cammino

 

 


2 commenti

Michele Colombini · 29 Dicembre 2017 alle 10:45

Ciao Francesco, 
campare di questo lavoro al momento è piuttosto difficile ma con molto impegno e costanza è possibile arrivare a buoni risultati. Nel tuo commento poni altre domande piuttosto interessanti … magari in futuro scriverò un articolo approfondendo l’argomento … un saluto!

Francesco · 26 Dicembre 2017 alle 08:58

Ma ci campi, o no? 😉
Battute a parte, per chi sta pensando di cominciare con questa professione, sarebbe interessante spiegare attraverso quali canali accedi al mercato ovvero alle persone da guidare (meetup personale, enti parco..?) e quale può essere una stima di guadagno media. Grazie

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